Per volatilità di un bene o di un mercato, si intende la predisposizione di quest’ultimo a subire rapidi e profondi cambiamenti di prezzo. Da sempre gli investitori finanziari che cercano guadagni rapidi, apprezzano i mercati più volatili. Con le criptovalute la volatilità ha raggiunto livelli inimmaginabili nei mercati tradizionali. Per fare un paragone: le fluttuazioni del prezzo dell’oro si aggirano solitamente nel raggio dell’1,5%; per le criptovalute, oscillazioni del 10% sono all’ordine del giorno e non sono rari casi ben più drastici di variazioni di prezzo che raggiungono il 70%.

Da cosa dipende la volatilità delle criptovalute

I fattori che influenzano le profonde fluttuazioni del prezzo sono semplici da comprendere anche per i novizi della finanza. Vediamo quali sono i principali.

Innanzi tutto le dimensioni del mercato: per quanto comprare Bitcoin sembri un trend tra gli investitori, il volume degli scambi non è minimamente paragonabile a quello di altri beni di scambio come le materie prime e le valute nazionali; questo ovviamente aumenta il peso relativo di ogni scambio. Specialmente quando un grosso investitore decide di intervenire, può concretamente muovere significative porzioni di mercato che si traducono in immediati stravolgimenti nel prezzo; qualcosa che nessun investitore, nemmeno istituzionale potrebbe fare ad esempio con il Dollaro.

Inoltre il mercato delle criptovalute è senza dubbio il più esposto agli umori dell’opinione pubblica e la percezione generale di questo fenomeno. Chiunque sa come è fatto un litro di petrolio e quanti ce ne vogliono per riempire il serbatoio di un’auto; ma quando si decide di comprare Ripple, Ethereum o Bitcoin, si sta scommettendo su un asset che non ha un corrispettivo fisico. Per questo non è insolito registrare picchi o cali di prezzo in concomitanza con notizie e reazioni provenienti dai media generalisti che influenzano il grande pubblico di investitori amatoriali. Inoltre anche la tecnologia coinvolta è relativamente giovane ed innovazioni nei servizi come ad esempio la disponibilità di nuovi wallet digitali (a proposito, è da poco arrivato anche in Italia Bitvavo) possono aprire nuove possibilità a fette di mercato ancora inesplorate.

La volatilità è un bene o un male?

In definitiva la risposta a questa domanda dipende da qual’è il punto di osservazione del fenomeno. Se siete scommettitori avventati che finiranno per investire tutto il capitale a disposizione in una o poche operazioni a breve termine, sperando nella buona riuscita; allora rischiate severe punizioni. Se avrete la pazienza e l’oculatezza di diversificare il vostro portafogli, puntare contemporaneamente su posizioni di acquisto ed altre di vendita in modo da ammortizzare i rischi ed il vostro orizzonte di riferimento temporale è abbastanza lungo allora la volatilità non vi deve spaventare, anzi è sinonimo di opportunità.

Il contrario di volatilità è infatti la stagnazione e questa è un segnale di cattiva salute del mercato.


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